chi siamo

L’unione, autonoma e apartitica, nasce per spostare l’attenzione dal prodotto dell’architettura alle condizioni di chi vi lavora: lo sfruttamento, l’assenza di orari e il massimo ribasso sono sintomi di una condizione problematica, sulla quale vogliamo aprire un dibattito pubblico e formulare proposte concrete. La svalutazione del nostro lavoro colpisce prima di tutto i giovani e danneggia la società, perché non esiste sostenibilità dove il lavoro non è equo.
Siamo freelance, collaboratrici e collaboratori stabili di studi, architette e architetti autonomi. Alcuni di noi sono migrati all’estero per cercare condizioni migliori. 
Tra di noi c’è chi è o è stato sfruttato, ma c’è anche chi non vuole sfruttare. L’Unione è aperta a chiunque, architetto o meno, partecipi al processo di progettazione e costruzione dello spazio: ad avvicinarci sono le nostre convinzioni e non un’appartenenza di categoria. Sentiamo l’esigenza di diffondere piena consapevolezza del valore e del ruolo dei nostri mestieri. Da settembre 2022 stiamo portando avanti un percorso collettivo attraverso riunioni, tavoli di lavoro e incontri con altri soggetti italiani ed europei.
Invitiamo tutte e tutti a partecipare, discutere, incontrarci.

I fondatori dell’unione sono: Valentina De Giorgi, Ilaria DP, Cristina Farotti, Tommaso Gatti, Danilo Iannetti, Ilaria Moroni, Junior Perri, Carlotta Ridolfo, Mauro Sullam, Roberta Tamborini, Ernesto Fava.
Siamo a Torino, Varese, Milano, Venezia, Udine, Treviso, Ancona, Parma, Perugia, Roma, Palermo e Turku: la nostra attività si svolge sia in presenza che attraverso incontri online.
Il gruppo operativo, che si organizza con riunioni e tavoli di lavoro, è aperto anche alla partecipazione anonima, per chiunque stia attraversando situazioni professionali difficili e non si senta in condizione di esporsi pubblicamente: l’Unione è uno spazio sicuro e solidale.
Per le lavoratrici e i lavoratori, per le giovani e i giovani tutti, per il nostro futuro: l’Unione ora c’è.